L’osteopatia può essere un valido alleato nel trattamento della dismenorrea. La manipolazione osteopatica potrebbe ridurre notevolmente il dolore mestruale e migliorare la congestione pelvica garantendo una corretta biomeccanica del bacino, della colonna lombare e alleviare le tensioni muscolari dell’addome e del pavimento pelvico, consentendo alla donna di vivere con maggiore serenità la propria quotidianità.
Cosa si intende per Dismenorrea?
La prevalenza di dismenorrea è più alta nelle adolescenti, di cui circa il 15% presenta dismenorrea severa, che è la principale causa di assenteismo ricorrente da scuola.
Quando si parla di dismenorrea bisogna fare una distinzione tra due forme la cui eziologia è completamente diversa:
In ambito osteopatico ci si rivolge principalmente alla dismenorrea primaria perché non si è in presenza di patologia, ma di scompensi funzionali.
Dismenorrea primaria
Le cause della dismenorrea primaria non sono state ancora chiarite, sembra avere una genesi multifattoriale in cui un ruolo importante sembra essere svolto dalle prostaglandine.
Il dolore è conseguente alle contrazioni della parete uterina indotte dalle prostaglandine, determinando una alterazione del flusso ematico all’utero, con conseguente dolore.
Il flusso ematico dell’utero durante le fasi del ciclo vede un alternarsi di vasodilatazione e vasocostrizione dei sistemi arterioso e venoso. Se questa alternanza non avviene nel modo corretto nell’arco dei 28 giorni (circa), allora la funzione è alterata e questo porta all’alterazione del flusso ematico, con conseguente dolore.
Come può aiutare l’Osteopatia:
Il trattamento osteopatico può intervenire per ristabilire un corretto drenaggio degli organi pelvici così da evitare i dolori presenti nella dismenorrea primaria.
L’osteopata andrà così ad intervenire tramite tecniche manuali osteopatiche con lo scopo di diminuire le tensioni muscolari, contrastare la restrizione del movimento pelvico e lombare, intervenire sull’irritazione dei nervi e consentire quindi l’aumento di drenaggio da parte del sangue e dei liquidi linfatici.
Il trattamento si concentra sulle strutture in disfunzione ridando loro la corretta mobilità e in più trattando il diaframma addominale e quello pelvico e per concludere verranno consigliati degli esercizi attivi da eseguire in alcune fasi del ciclo, così da ristabilire la corretta alternanza di vasocostrizione e vasodilatazione dei sistemi arterioso e venoso degli organi del piccolo bacino, così da evitare i dolori dovuti alle alterazioni del flusso ematico.
Dr. Stefano Pitti
FISIOTERAPISTA – OSTEOPATA
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