
Disprassia, che cos’è e come affrontarla
La disprassia è un disturbo neurologico che colpisce circa il 5-10% dei bambini in età scolare. Si tratta di una patologia che riguarda principalmente l’organizzazione dei movimenti e che può manifestarsi in diverse forme. Nonostante la disprassia sia una condizione relativamente comune, ancora oggi molte persone non ne hanno una conoscenza approfondita. In questo articolo cercheremo di fare chiarezza su questo disturbo, analizzando le cause, i sintomi e le possibili terapie per affrontare la disprassia.
Disprassia, che cos’è e come affrontarla: i sintomi principali
La disprassia è un disturbo che riguarda principalmente la coordinazione dei movimenti. I sintomi possono variare da persona a persona, ma generalmente si manifestano in uno o più dei seguenti modi:
- Difficoltà nell’organizzazione dei movimenti
- Difficoltà nel controllo del corpo
- Difficoltà nella realizzazione di compiti motori complessi
- Difficoltà nella scrittura e nel disegno
- Difficoltà nella pronuncia delle parole
- Difficoltà nella comprensione del linguaggio verbale e non verbale
- Cause della disprassia
Le cause della disprassia non sono ancora del tutto note, ma si ritiene che possano essere di origine genetica o legate ad alcune complicanze durante la gravidanza e la nascita. Inoltre, alcuni studi hanno dimostrato che la disprassia potrebbe essere associata ad altri disturbi dello sviluppo, come la dislessia e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Come si diagnostica la disprassia?
La diagnosi della disprassia può essere complessa e richiede l’intervento di uno specialista. In genere, il processo diagnostico prevede un’analisi del quadro clinico del paziente e una serie di test per valutare la coordinazione motoria e la comprensione del linguaggio. È importante sottolineare che la diagnosi precoce è fondamentale per poter intervenire tempestivamente e migliorare le prospettive di sviluppo del bambino.
Trattamenti per la disprassia
Attualmente non esiste una cura definitiva per la disprassia, ma esistono diverse terapie che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita dei pazienti. Alcune delle terapie più comuni includono:
Terapia occupazionale: questa terapia aiuta i pazienti a sviluppare le abilità motorie e ad acquisire una maggiore consapevolezza del proprio corpo.
Terapia del linguaggio: questa terapia mira a migliorare la comprensione e la produzione del linguaggio verbale.
FAQ sulla disprassia: risposte alle domande frequenti
- La disprassia è una malattia?
No, la disprassia non è una malattia, ma un disturbo neurologico che riguarda l’organizzazione dei movimenti.
- La disprassia è ereditaria?
Le cause della disprassia non sono ancora del tutto note, ma si ritiene che possa avere una componente genetica.
- Quali sono le possibili terapie per la disprassia?
Tra le terapie più comuni per la disprassia ci sono la terapia occupazionale, la terapia del linguaggio e la fisioterapia.
- La disprassia può essere curata?
Attualmente non esiste una cura definitiva per la disprassia, ma le terapie possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita del paziente.
- La diagnosi precoce della disprassia è importante?
Sì, la diagnosi precoce è fondamentale per poter intervenire tempestivamente e migliorare le prospettive di sviluppo del bambino.
La direzione scientifica del progetto sul Neurosviluppo presso Mediclinic Center di Bagheria (Palermo) è affidata alla supervisione del Neuropsichiatra Infantile Dr. Emanuele Trapolino il quale coordinerà l’equipe interna e si occuperà di una serie di eventi territoriali che comprenderanno anche il coinvolgimento delle scuole, per la sensibilizzazione e il riconoscimento in età precoce delle problematiche legate al Neurosviluppo.
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